Alla favela Morro a Primavera (PE) o alla favela Santa Teresina a Iaçu (BA), si vedono moltissime donne davanti alle case, con le mani in mano che si guardano attorno.
È il segno più evidente della rassegnazione dell’altra metà del popolo brasiliano, quella metà «impoverita» che vive in attesa della «cesta basica», cesta di alimenti di base data da un politico o da un amministratore alle famiglie più povere.
Le donne di queste favelas, e di tante altre dell’immenso nord-est brasiliano vivono in una situazione familiare di estrema povertà, abitano in casupole di fango compresso, in quartieri controllati dai narco-trafficanti. Da bambine non sono potute andare a scuola per accudire i fratellini più piccoli o per lavorare duramente e contribuire al sostentamento della propria famiglia d’origine. Ancora adolescenti sono diventate ragazze-madri, ormai donne sono abbandonate dal loro uomo e padre dei loro figli, che va alla ricerca di fortuna nelle grandi metropoli del Sud industrializzato del Brasile.
I Centri che noi sosteniamo a Primavera e a Iaçu offrono alle donne e alle adolescenti delle favelas l’opportunità di imparare un mestiere per liberarsi dalla morsa dell’assistenzialismo e per raggiungere una piccola autonomia economica.
I Centri organizzano la scuola di alfabetizzazione per insegnare a leggere e scrivere e corsi con insegnanti qualificati per apprendere le arti manuali, come per esempio il taglio e il cucito, l’uncinetto, il ricamo, la pittura su stoffa, l’allestimento di bijoutteria, le bomboniere in filo…
Ogni anno si provvede all’acquisto di materiale scolastico per la scuola di alfabetizzazione e di materiale e strumenti necessari per l’esercizio delle arti manuali.
Sono state acquistate macchine da cucire e una macchina taglia-cuci.
Le donne che frequentano i Centri sono consapevoli che imparando ed esercitando un mestiere possono affermare la loro dignità umana e costruire un presente migliore per loro e per i loro figli.
Con una quota annua di almeno 50 euro puoi sostenere una donna delle favelas e permetterle di imparare a leggere e a scrivere e di apprendere un mestiere.
A chi aderisce si invia foto della donna sostenuta.